Franco Cesare Dami il podismo nel sangue

Ho incontrato il mitico Franco Dami, dopo l ' intervista alle sue due figlie, Tiziana e Elisa è finalmente arrivato il suo momento.

D. Ciao Franco mancavi tu per completare l' opera, dopo Tiziana e Elisa giustamente devo sapere qualcosa di te.

R. Grazie di questa tua attività e grazie di aver aver intervistato le mie figlie. Io sono nato nel mese di marzo e più precisamente il 20 del 48 nella campagna di Montevettolini nel comune di Monsummano da Dami Secondo e Bartolini Lucia. Ho iniziato con il podismo nel 1980, prima di allora andavamo in bici tra amici, ma visto che li staccavo sempre mi dissero, proviamo il podismo. 

D. E li nacque il podista che oggi tutti conosciamo.

R. Be si quasi subito ho iniziato a staccare gli amici anche nel podismo. 

D. Ma la vera passione è le gare vere come sono arrivate con quale società ti sei iscritto inizialmente.

R. La mia prima società agonistica é stata dal 1980 al 1984 la Rinascita Monsummano, poi 85 / 86 sono passato all' Atletica Monsummanese, ormai ti elenco tutte le società dove sono stato come agonista, dal 1987 al 1996 Atl. Vinci e tesserato Csi Atl. Larciano, 1990, 1997 al 1998 Massa e Cozzile, 1999 al 2002 ancora Atl. Vinci, dal 2003 al 2020 Atl. Silvano Fedi.

D. Però, sei stato in diverse società hai voluto cambiare diverse realtà societarie, per il futuro. 

R. Si ho cambiato ben 6 società, anche perché mi sembrava giusto capire come si allenavano i nuovi compagni poi avere ancora  stimoli. Mi hai chiesto per il futuro, purtroppo devo interrompere la competizione per problemi di cartilagine, pensa negli anni all' Atl. Vinci facevo più di 100 gare e nel 1987 ne ho fatte 113.

D. Sono tanta roba, eri sempre con le scarpette da runner ai piedi. 

R. Per essere sinceri facevo pochi allenamenti settimanali perché lavoravo come carrozziere lamierista e avevo pochissimo tempo da dedicare alla preparazione. In vita mia non ho mai avuto un allenatore e quindi non ho mai seguito programmi, andavo sempre a tutta a qualunque gara.

D. Parlaci un po' delle gare che hai disputato o a quelle che sei più legato o ricordi con più piacere.

R. Parlare di quante gare ho fatto mi rimane difficile in 40 anni di attività con una media di 80/ 85 gare all' anno sono tante. Ho fatto 5 Pistoia Abetone con la vittoria di cat. nel 2013 campionato italiano di gran fondo. Poi le gare per me sono state tutte belle e importanti. Quando ho iniziato nel gareggiare quasi per scherzo andavamo con gli amici e le facevamo la domenica mattina e le serali estive, poi ha iniziato nel seguirmi mia moglie con le bimbe piccole, se devo parlare quali preferivo ti rispondo quelle in sterrato tra i boschi che oggi chiamano Trail e tutte le altre diciamo fino alla distanza della mezza maratona. I primi anni non avevo nemmeno le scarpe come quelle di oggi super ammortizzate, poi ne ho vinte tante di gare veramente tante, pensa avevo 15 quaderni con tutte le gare fatte e avevo scritto anche le vittorie, purtroppo alcuni anni fà li buttai e adesso me ne pento tanto.

D. E adesso che non gareggi più non ti mancano le gare.

R. Certo che mi mancano, ma come ti ho detto con i ginocchi che mi ritrovo non potrei dare molto e poi comincio ad avere alcune acciacchi fisici, infatti la visita medica sportiva non era perfetta, ma sono cose superabili. 

D. E poi fai il nonno, poi lavori l ' orto e seguirai le tue bravissime figlie, che ti voglio dire tanto non ci sentono, hanno una grande ammirazione per te, come padre certamente ma anche come esempio di atleta, tutte e due vorrebbero avere la carriera podistica che hai avuto tu, diciamo se non proprio uguale anche la metà.

R. Se si impegnano possono ancora fare qualcosa di buono, comunque sono orgoglioso di loro come padre e anche come tifoso di ambedue. 

Franco grazie di questa chiaccherata e spero che tu possa tornare almeno nel gareggiare a qualche garetta serale estiva e ti auguro di risolvere i tuoi piccoli problemi fisici grazie ancora.