Siliano Antonini podisti di oggi e di ieri
Podisti di oggi e di ieri
Il nostro amico di oggi e' una persona molto umile che mi ha sorpreso in modo veramente positivo, porta alla grande I suoi 56 anni Siliano Antonini.
D. Siliano grazie per avermi dedicato un po' del tuo tempo per questa intervista, partiamo subito e raccontati.
R. Linauro sei un bravo ragazzo ma mi metti in imbarazzo e lo sai, via provo nel parlare di me. Se vuoi sapere quando ho cominciato ti dico tardi, perché anche se il mio cuore faceva le bizze da bambino ho giocato a calcio fino ai 30 anni e messo da parte il calcio ho preso la passione del ballo da sala e liscio portandomi nel fare gare fino a arrivare secondo ai campionati italiani cat. Standard, da questo poi l' amico Ascanio Torrini e Carlino Mantovani mi chiamavano il ballerino.
D. Allora ballerino il podismo quando ti ha preso
D. Ho iniziato tardi come ti ho detto con Stefano Bianchini e suo babbo mi allenavo e dopo sono arrivate le prime 3 gare, nel 1994 Capraia - Montalbano arrivai 26°, poi Vorno 11°, poi Vinci 7°. Poi mi fermai e ricominciai con il calcio un anno ma non avevo più voglia di litigare ogni domenica e prendere calci e smisi definivamente. Nel 95 mi sono sposato e a settembre mi sono messo a fare sul serio con le gare e gli allenamenti con Daniele Sequi e Stefano Bianchini, dopo pochi mesi con Daniele Milani, ma avevo voglia di sapere non mi accontentavo mai e cominciai come autodidatta allenatore di me stesso. Ho parlato con tanti atleti e non, leggevo mi informavo su tutto, mi allenavo, sbagliavo e ripartivo, nuove tabelle, lavoravo in fabbrica facevo 10/ 11 ore e la notte mi allenavo da solo e iniziai nell' andare meglio, così mi tesserati con l' Atletica Signa.
D. Quindi facevi sul serio finalmente.
R. Si Linauro, il mio esordio con loro la staffetta dei 3 Carabinieri Martiri di Fiesole corsi bene e mi promossero in prima staffetta alla 3 Comuni. Correvo a fianco di tanti campioni mi sembrava di sognare, ti dico questa sotto il nevischio chiesi al dirigente Pini, buttami dell' acqua fresca sul viso, mi guardò come se fossi un marziano. Poi senza aver mai fatto 21km di fila in allenamento feci la mezza di Signa in 1' 16" 40, da lì sempre meglio in mezza fino a arrivare a 1' 08" 01, ma stavo invecchiando. Decisi all' improvviso di fare una maratona senza parlarne con nessuno nemmeno con mia moglie, lo annunciai in trasmissione con Carotenuto e Fiaschi che mi avevano invitato nel loro programma.
D. Allora eri diventato famoso, scherzo Siliano lo so' che sei umile e certi appellativi non ti appartengono, continua pure
R. Bravo hai centrato il mio carattere, dopo tale appello ho passato due mesi di follia, correvo anche 40 km di collinare a 3'47" al km, pensa il venerdì prima della gara avevo la febbre, ma la domenica mi presentai alla partenza mi sentivo la dinamite nelle gambe, ho fatto 38 km a 3' 25" poi la crisi rovino' quello che era un 10°posto assoluto in esordio, ma rimane un 2'27"45 che ricordo con piacere anche se la maratona non era la mia specialità , preferivo gli sforzi intensi l' amore per il mezzofondo.
D. Quindi hai messo da parte le gare lunghe e hai deciso di andare sul corto veloce
R. Si ho fatto pista i 1500 m in 4' 00", un 8'36" sui 3000m, ho fatto parte di diverse società fidal ma restando con il cartellino del Signa una società che amo e amerò sempre, sono in debito con loro.
D. Quindi cosa è successo con il sentirsi " vecchio".
R. Eh bella domanda, ho subito una flessione accusando l' età , finché non ho conosciuto Juri Picchi che era venuto a abitare a Cerreto Guidi, con lui presentato da un amico in comune, ho iniziato a allenarmi e la sua voglia di emergere era tanta che ogni allenamento era qualificante, quel periodo per me fu' molto bello nel quale tornai competitivo pensa a 42 anni correvo la mezza sotto 1'10", molti pensavano che io lo allenassi, non era vero, avevamo deciso insieme cosa fare, molti amici runners hanno fatto parte della mia vita ognuno di loro meriterebbe un capitolo, ma Juri era più di un compagno di allenamento, ci davamo una mano anche in gara, ci divertivamo davvero. Ma il tempo passava e anche da veterano molte soddisfazioni ma ho detto basta con le gare.
D. E allora hai lasciato tutto.
R. No, ho aperto un negozio di articoli per runners che guido con l' aiuto tecnico di mia moglie, ho due figli che correrebbero forte ma, giocano a Basket, Alessandro ha la mia forza da giovane non dormivo mai di testa somiglia mia moglie Claudia meno male, Francesca mia figlia invece somiglia me in tutto, un disastro intrattabile, ci litigo 10 volte a settimana, chissà perché?
Siliano ti ho lasciato parlare, ti sei raccontato a ruota libera come piace a me, poche domande, ma quello che volete dire lo sapete e sentite voi stessi. Ti stringero' la mano appena possibile, passato questo maledetto momento, ti ringrazio di cuore, sei una grande persona, a presto Siliano e mi raccomando non dire che sei vecchio, devi dire che siamo diversamente giovani.
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