I podisti si raccontano
Quella che vi sto'per raccontarvi è una simpatica chiacchierata con un atleta anni 80/90 che vive a San Miniato, si avete capito sto' parlando di Moreno Gazzarrini.
D. Ciao Moreno dopo un bel po' ci sentiamo, adesso sei un giovane nonno, ma come hai iniziato con lo sport.
R. Ciao Linauro un piacere tutto mio incontrarti, tu mi vuoi portare indietro nel tempo ok provo nel ricordarmi un po' di cose. Con lo sport ho iniziato come tanti ragazzi con il calcio, infatti dai 12 fino a 19 anni ho giocato nell'ac San Miniato fino alla promozione. Dopo gli esami di maturità in ragioneria ho iniziato a correre, questo è quello che diceva mia madre che mi osteggiava in questa mia passione.
D. Quindi hai lasciato il calcio e ti sei appassionato al podismo.
R. Più che passione era amore vero e proprio più forte di ogni cosa. La voglia di fare sport era diventata ormai una realtà quotidiana. Mi ricordo le prime gare non competitive, cercavo sempre quelle con posti belli da visitare. Una in particolare mi è rimasta nel cuore, a Partino di Palaia dove passavamo dentro il paese di Villa Saletta disabitato, uno spettacolo vero e proprio.
D. Bella questa cosa del paese, e con le gare competitive come hai iniziato.
R. L'ambiente del podismo mi entrava sempre più nel sangue, ritrovarsi la domenica dopo la corsa mi emoziona a ho deciso di provare le competitive. Ho nel cuore e mi emoziono ogni volta che ne parlo una gara a coppie svoltasi nel 1986 a Serravalle Pistoiese con il mio amico e compagno di gara Marco Rovai, vinta battendo due campioni come Stefano Maetripieri e Graziano Guarducci.
D. Allora andavi veramente
forte se correvi in coppia con un certo Marco Rovai e poi devo dire che nel periodo 80/90 di atleti nel podismo veramente forti c'erano eccome, dico bene.
R. Linauro li ho incontrati tanti fortissimi mi ricordo Raffaele Lovizio, Tiziano Spampani, Ghilardi Lauro, Piero Sambrotta, Giogini, Maetripieri, Lazzeri, Fattori, Bortoluzzi, Panichi, Lorenzetti, Simi, Oliarca, Mannucci, Tofanelli ecc. Mi scuso se ho tralasciato qualcuno.
D. Ma avevi qualcuno che ti seguiva come allenatore oppure eri autodidatta
R. Ho avuto un solo allenatore che ricordo con tanto affetto, che purtroppo ci ha lasciato troppo presto, sto'parlando del grande Roberto del Coro.
D. Ma tu hai vinto anche due volte la Pistoia Abetone se ricordo bene, oltre ad altre gare, ma ti voglio chiedere i tuoi tempi nelle varie distanze, ti ho spiazzato vedo.
R. Il problema è che devo prendere uno dei miei quaderni per dirti i tempi i miei quaderni dei quali sono geloso. Allora vediamo Maratona 2'24"16, Mezza Maratona 1'07"23, nei 10000 31"21, nei 5000 15"06, nei 1500 4"04, nei 50 km della Pistoia Abetone che ho vinto 2 volte miglior risultato 3'36"24.
D. E oggi Moreno Gazzarrini come passa le giornate, fai ancora sport.
R. Vedi adesso sono in pensione, sono nonno, ah dimenticavo, ho provato a fare l'allenatore di qualche amico podista, ma non sono tanto tagliato per quello, quindi lascio il compito al mio amico Marco Rovai. Ti dicevo adesso che sono in pensione oltre che fare il nonno, mi dedico ancora un'ora al giorno alla corsa e in più adesso mi sono trasformato in ciclista, la bici mi ha ammaliato e in compagnia di mia moglie Sandra Gherardini facciamo delle bellissime girate e ogni tanto mi cimento del trittico del Serra, praticamente mi piace andare su e giù per questo bellissimo Monte.
D. Ti voglio chiedere un tuo pregio e un tuo difetto
R. Ti rispondo in ambo i casi la mia testardaggine.
Bene Moreno grazie della tua pazienza e della tua cortesia per avermi concesso questa chiacchierata.
Lino grazie a te per avermi dato questa opportunità di parlare del mio passato da atleta podista e un consiglio ai giovani, fate sport, qualsiasi sport che vi appassiona aiuta molto nel migliorarsi nella vita di tutti i giorni.
Salutato Moreno Gazzarrini vi rinnovo l'appuntamento con il prossimo o prossima podista.
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