I podisti si raccontano

Parlare del podista di questa settimana è un vero piacere, amico di tutti e persona veramente simpatica che oltre al podismo ha un'altra grande passione, il modellismo, lui Gianfranco De Santis.
D. Ciao Gianfranco raccontaci un po' di te. 
R. Comincio allora, sono Gianfranco De Santis sono di Borgo a Buggiano ma vivo a Pistoia, per molti amici sono il " generalone" soprannome  che mi fu dato negli anni 90 da un signore che frequentava la P. A. e non ho mai saputo il perché. Lavoro nella manutenzione stradale per conto della città metropolitana di Firenze, dal taglio alberi lungo le carreggiate, copertura delle buche stradali, posa di parracarri , un lavoro duro ma che a me piace tantissimo.
D. Gianfranco quando hai iniziato con il correre.
R. Ho iniziato nel lontano 1984, ma non ero un grande appassionato ero giovanissimo avevo 12 anni, Corricchiavo per passare il tempo, la passione è arrivata primi anni '90 durante il servizio militare.
D. Cosa ha fatto scattare la voglia di fare sul serio con il podismo. 
R. Nel 1993 ho conosciuto Daniele Nerli e Luca Panichi e grazie a loro che ho cominciato ad allenarmi con impegno e dopo qualche anno ho raccolto i frutti, sotto la guida e i consigli di Luca Panichi, che mi ha insegnato praticamente tutto quello che so, sul podismo e per quanto riguarda gli allenamenti. 
D. Quindi hai iniziato a fare sul serio con le gare, con quale società gareggiavi. 
R. Lino sono più di 30 anni che corro agonisticamente e ho indossato per prima la canotta del G. P. Massa e Cozzile per poi passare all'ascd Silvano Fedi e adesso da 4 anni sono con il colore verde del G. P. Parco Alpi Apuane.
D. Quali sono le gare che preferisci. 
R. Le mie gare preferite sono un po' tutte, non ho una distanza preferita, anche se mi piace correre i 10000 e le gare campestri, se poi è un 10000 campestre siamo al top per me. 
D. C'è una gara che ricordi con piacere oppure un episodio. 
R. In tanti anni di corse podistiche ho visto tante cose e le ricordo con piacere, anche quelle che piacevoli non sono state. Per esempio ricordo con piacere, quando assieme a Rinaldo Bolognesi e Sergio Zucconi andammo a mettere al ponte di Barano sul percorso del Ghibellino del cemento prima e un tappeto rosso dopo, per non far scivolare i podisti in discesa.
D. C'è qualcuno al quale vuoi dire grazie. 
R. Le persone che ho conosciuto e con le quali ho legato in tutti questi anni sono molte e  citare tutti sarebbe difficile quindi per non fare torto a nessuno dico grazie a tutti.
D. Mi dici qualche tempo fatto nelle varie distanze. 
R. Qualche buon tempo in gara l'ho fatto ma non voglio parlarne perché non credo nella autocelebrazione e se posso dare un consiglio a chi leggerà questa nostra chiacchierata è quello di correre sempre a testa alta, salutate sempre tutti dal più lento al più veloce. Fate come Rinaldo Bolognesi e Antonio Petrillo, non ve la tirate, perché oggi viaggiate a 3' e domani a 6' al km. Ricordate di fare un saluto e ringraziare i volontari che ci danno da bere e da mangiare, lo fanno con amore senza chiedere niente in cambio, sono loro il vero motore delle gare.
D. Cosa altro consigli ai nostri amici podisti
R. Di portare sempre rispetto a tutti e di essere sportivi, se vedete un avversario cadere in gara, fermatevi un attimo per dare una mano. 
D. Come vedi il futuro podistico di Gianfranco.
R. Lo vedo bene dai, sono sopravvissuto a tante cose, sopravviverò anche a tante altre, per adesso sto mettendo in cantiere la Pistoia/San Marcello poi tante altre gare future.
A questo punto ti ringrazio Gianfranco e spero di vederti presto al traguardo di qualche gara.
Grazie Linauro lo spero anch'io un saluto a tutti gli amici podisti ciao a presto. 

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