I podisti si raccontano

Salve eccomi qua con una nuova intervista, questa settimana abbiamo una lei, amante delle ultramaratone, Veronica Mattioli.
D. Ciao Veronica, presentati ai nostri amici podisti, per quei pochi che ancora non ti conoscono.
R. Presentiamoci, sono Veronica Mattioli, di origine fiorentina ma vivo nel Mugello da tanti anni, lavoro come funzionario in pubblica amministrazione e mi occupo delle infrastrutture di trasporto.
D. Come ti sei avvicinata allo sport e quando alla corsa in particolare. 
R. Fin da piccola ho sempre praticato sport, nuoto agonistico e tennis, come e quando mi sono avvicinata alla corsa. Vedi non facevo più sport, ero mamma a tempo pieno e seguivo i figli, ma avevo bisogno di trovare uno stimolo per uscire dai ranghi familiari e anche perdere un po' di chili accumulati, però non potevo avere un impegno fisso per praticare sport. Un giorno tramite un'amica scoprii che ogni mercoledì nel mio paese c'era un coach per insegnare a chi voleva avvicinarsi alla corsa, e così ho iniziato.
D. Quindi ti sei iscritta a qualche società oppure eri autonoma e individuale.
R. Mi sono iscritta alla società alla quale sono legata anche adesso, la Runners Barberino. Nel 2017 io e altre 4  donne abbiamo partecipato alla nostra prima mezza maratona di Firenze mi è piaciuto molto correre quella gara, pensa di tutte e 5 solo io sono rimasta legata alla corsa e nel 2018 ho partecipato alla 100 km del Passatore.
D. Ottimo, obbiettivi notevoli allora.
R. Si ti racconto però che da quella gara ho imparato cosa vuol dire avere le vesciche ai piedi e non sbagliare più tipo di scarpe.
D. Si impara sempre qualcosa dagli errori fatti, ma non hai mai pensato di iscriverti a  una società più grande. 
R. Bella domanda, ho sempre preferito sostenere una piccola società podistica che una grande società, ho avuto la tentazione di aggregarmi a nuovi compagni di corsa, ma poi sono rimasta fedele alla mia società. 
D. Mi dici un po' di tempi sulle varie distanze. 
R. Sai che io non sono per i tempi ma per arrivare in fondo alle gare con il sorriso e stare bene anche se a qualche gara sono andata a podio. Ci credi che non ricordo nemmeno quante gare ho corso fino a oggi, mi riprometto spesso di mettermi a contarle e fare un elenco, ma non trovo il tempo. 
D. Ma qualcuna la ricorderai senza metterti a contarle. 
R. Posso dirti che ho finito 4 edizioni del Passatore e tra un mese tento la 5 edizione anche se non l'ho preparata al meglio per mancanza di tempo e testa, una 100 km dell'Etna, una 100 km virtuale sul lago nel periodo covid, ultra Via degli Dei di 135 km, a febbraio ho corso la 100 km della Transilicitana, ho concluso diverse ultra di 50 km, ho partecipato a tutte le edizioni della 6 ore della Maremma. 
D. Sei proprio una ultramaratoneta allora,  complimenti per la tua grande passione.
R. Ah proposito di passione nel 2019 é nato un gruppo di centisti su fb e siamo oltre 3000 iscritti, ci ritroviamo alle gare e portiamo come segno di riconoscimento un braccialetto tricolore. Quel gruppo è nato per  scambiarci consigli, opinioni e condividere emozioni delle 100 km. 
D. Hai un'ultra maratona che ricordi in particolare. 
R. Le ultramaratone sono tra di loro tutte gare diverse, forse quella che per me è stata quella più dura è la 100 km dell'Etna, sia per il dislivello che la partenza alle ore 24:00 in solitudine, senza anima viva con strade deserte essendo notte piena. 
D. Un difetto e un pregio di Veronica. 
R. Lino sono nata senza il senso dell'udito e quello è un difetto ma nel corso della mia vita ho superato tanti ostacoli con la mia testardaggine, con la mia determinazione grazie  all'amore dei miei genitori. Unico dispiacere è quello di non poter parlare al telefono e ascoltare la musica come gli altri. Il mio pregio è che sono forte di carattere   sono sempre pronta a aiutare gli altri e sono molto sensibile. 
D. Una domanda che voglio farti è questa , essendo non udente che difficoltà hai incontrato nella corsa.
R. Delle difficoltà nella corsa le ho avute, specialmente correndo gli ultra Trail che si svolgono nei boschi e nelle gare notturne, non potendo capire da dove provengono i suoni e i vari rumori. 
D. Cosa c'è nel futuro podistico di Veronica. 
R. Non mancherò alla Maratona di Firenze e vorrei riprovare il Valdambra. Se mi permetti vorrei dire un messaggio importante. Lo sport non ci deve diversificare ma deve includerti e creare sinergia  di collaborazione tra tutti. La disabilità in tutte le sue sfumature si può benissimo combatterla, facendo quello che ci rende partecipi e felici senza escluderci, noi siamo stati solo sfortunati ma siamo felici perché abbiamo tantissime risorse e affetto intorno, buone corse a tutti. 
Ringrazio Veronica per le sue belle parole che aiutano tutti nel portare avanti i propri progetti. 

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