I podisti si raccontano

In settimana mi sono spostato verso Prato per incontrare l'amica podista Eleonora.
D. Ciao Eleonora che piacere vederti, i nostri amici sono curiosi di conoscere il tuo cammino nel mondo delle corse, presentati pure. 
R. Ciao, sono Eleonora Franchi, ho 54 anni, sono moglie, mamma e runner, abito a Prato e lavoro in un supermercato. 
D. Dimmi come hai iniziato con questo hobby Podistico. 
R. Ho iniziato a correre da "vecchia" avevo 47 anni, ho sempre avuto come sport il camminare e non avevo mai corso fino a che un giorno, con mio marito ho fatto una scommessa, che avrei iniziato a correre.
D. Quindi volevi vincere la scommessa. 
R. Lui correva già da alcuni anni, lo seguivo e mi incuriosiva molto e ho iniziato, pensa che dopo solo 5 mesi ho " rotto il fiato" con la prima mezza maratona.
D. Sei partita alla grande, volevi fare sul serio. 
R. Si, con l'aiuto di mio marito volevo preparare una " regina" delle gare, la Maratona. Però mi sono, come spesso capita, successe un po' di cose negative, tra le quali, la rottura del piatto tibiale. Ma non mi sono arresa e il 29 Novembre 2018 ho corso la mia prima maratona, una gioia unica.
D. Da come lo racconti deve essere stata proprio una gioia per te. 
R. Si hai detto bene, perché proprio io Eleonora con tanta tenacia avevo concluso la mia prima maratona. 
D. Quindi da lì sei partita con le lunghe distanze. 
R. Si, da quel giorno adoro portare a termine le maratone, non mi sono fatta mancare nemmeno le Ultra, Pistoia - Abetone, 50 km di Romagna, Strasimeno, Terre di Siena e sopratutto il Passatore.
D. Sono le distanze lunghe le tue gare preferite. 
R. Non mi piace correre nelle mezze maratone o gare con pochi chilometri, perché il passo che dovrei tenere sarebbe troppo veloce, io sono abituata alle lunghe distanze quindi il mio passo è un po' più lento.
D. Hai un motto o un gesto scaramantico prima di una gara. 
R. Un motto, correre con il sorriso e guardarsi attorno, anche perché il giorno dopo si lavora e alle 4:00 del mattino suona la sveglia.
D. Le tue gare preferite sono quelle lunghe come hai detto. 
R. Fino a adesso ho corso 39 tra maratone e ultra maratone, le mie preferite la Maratona di Firenze e il Passatore, i percorsi corti non li digerisco. 
D. A quali società sei stata iscritta ad oggi. 
R. La prima è stata quella del mio paese la Iolo Blackout che purtroppo è stata chiusa come è successo a altre società ultimamente, poi per un breve periodo sono stata iscritta alla Podistica Medicea e adesso sono iscritta alla Jolly Runner di Seano e come Fidal nel 
 Club Supermarathon. 
D. Mi dici i tuoi tempi nelle varie distanze.
R. I miei tempi? Tranquilli, le mie maratone solitamente le concludo tra le 4 h e 30 e le 4h e 45 godendomi il paesaggio e la compagnia, non sono una che conclude una maratona sfinita, in genere arrivo con il sorriso.
D. Quante volte ti alleni durante la settimana. 
R. Solitamente  mi alleno 3 volte a settimana più le gare domenicali, ho scoperto un mondo con la corsa bellissimo e ho scoperto troppo tardi di amarlo, perché questo sport o lo ami o lo odi non esiste vie di mezzo. 
D. Cosa ti senti di consigliare per chi inizia con la corsa. 
R. Il mio consiglio è di provare e possibilmente in compagnia, io sono fortunata, corro con mio marito nonché preparatore. 
D. Come e se ti sembra cambiato il mondo Podistico. 
R. Da dopo il Covid é cambiato molto, troppe restrizioni, meno gare e sopratutto i costi sono aumentati, costringendo molte società a non organizzare gare sopratutto paesane. 
D. Hai qualcuno al quale dire grazie. 
R. Voglio ringraziare l'amico e compagno di tante gare Francesco Berti, per la pazienza che ha con me, con la tenacia con la quale ha creduto in me e nel frattempo gli chiedo scusa, per tutte le volte che non ho creduto in me stessa e poi con Francesco ci chiamano la coppia delle maratone.
D. I tuoi programmi futuri. 
R. Intanto riprovo la Pistoia Abetone con tanta paura e ansia, il resto vediamo con calma. 
Grazie Eleonora per questa chiacchierata adesso ti conosco un po' meglio e auguri per la tua Pistoia Abetone. 
Grazie a te Linauro e un saluto a tutti gli amici podisti che leggeranno questa mia "confessione" 

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