I podisti si raccontano

Settimana un po' funesta per me questa, ma la vita deve andare avanti, quindi oggi scrivo l'intervista fatta a un podista guerriero, Giacomo Bruschi.
D. Ciao Giacomo presentati ai nostri amici. 
R. Ciao Lino, anzitutto grazie per questo spazio che  offri a tutti quelli che come me sono amanti della corsa, grazie davvero. Cosa direi me, innanzitutto ho 50 anni, abito a Pistoia con la mia famiglia e lavoro presso un' azienda informatica di Pisa, dove svolgo lavoro nell'ambito commerciale.
D. Come è quando hai iniziato con lo sport, in particolare con il podismo. 
R. Ho sempre fatto sport, iniziando con il calcio da ragazzo, fino ai 30 anni, poi un po' di bici e da 10 anni mi sono appassionato alla corsa. 
D. Quali sono le tue gare preferite e quelle che non preferisci. 
R. Le gare preferite le mezze maratone e i cross, mentre le maratone le preferisco molto meno. 
D. A quali società sei stato iscritto. 
R. Ho iniziato le prime gare con un gruppo di amici di Agliana, poi sono passato con una squadra di Marliana, anche quella formata da amici, con i quali avevo condiviso anche il calcio. Poi sono passato alla Silvano Fedi di Pistoia e adesso sono iscritto al Parco Alpi Apuane, una società davvero eccezionale.
D. I tuoi tempi nelle varie distanze. 
R. I tempi sono questi, 9'49 sui 3000 mt, 16'49 sui 5000 mt, 34'08 sui 10000 mt, 1'16"49 in mezza maratona e 2'48"22 nella maratona.
D. Un gesto che fai per scaramanzia prima di una gara. 
R. Non faccio gesti particolari, non sono molto scaramantico. 
D. Quanto tempo dedichi per allenarti. 
R. Ultimamente faccio più fatica a ritagliare del tempo per la corsa, vuoi per il lavoro e poi ho una bimba piccola, ma in generale mi alleno tutti i giorni. 
D. Cosa consigli per chi vuol avvicinarsi al podismo. 
R. Premesso che non sono un tecnico ma semplicemente un appassionato, la mia esperienza mi dice  che occorre fare le cose con calma, senza bruciare le tappe, per chi non ha mai corso, serve tempo per abituare il corpo allo sforzo, alla resistenza e alla velocità. Se non si ha fretta e si lavora bene, i risultati arrivano, poi ovviamente conta il "motore" nelle gare, ma credo che il bello  del podismo sia che ognuno vuol battere se stesso.
D. Come trovi il mondo del podismo oggi, rispetto al passato. 
R. Come ti ho detto non è tanto che corro, 10 anni, ma quello che ho notato è che sono moltiplicate le gare, ce ne sono davvero tante, perché la gente ha scelto di correre sempre di più e questo mi fa' piacere.
D. Hai qualcuno al quale vuoi dire grazie oppure scusa. 
R. Grazie al mio coach nonché amico, Fabrizio Migliori il quale mi ha preparato la mia prima tabella nel 2015 e che da allora mi ha permesso di fare tutto quello che nel mio piccolo sono riuscito a fare, poi grazie  a chi mi fa' sentire  il suo affetto ogni volta che ci incontriamo in allenamento o in gara. Scusa ne avrei troppe da dire, quindi salto.
D. I tuoi impegni podistici futuri. 
R. Intanto ritrovare la forma migliore, come dicevo tra lavoro e famiglia ho un po' rallentato, poi mi piacerebbe cercare di abbassare il tempo in Maratona, che è la gara su cui penso di avere ancora margini di miglioramento.
Ti ringrazio Giacomo, il tempo passa quando parliamo di ciò che ci piace, spero di incontrarti spesso in gara. 
Grazie a te guerriero Lino e ci vediamo senza dubbio alle gare future. 

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