i podisti si raccontano
Salve a tutti amici oggi sono diretto a Prato per incontrare una ultra maratoneta , sto parlando di Giulia Gori.
D. Ciao Giulia finalmente dopo mesi ho trovato il tempo per la tua intervista, raccontaci di te.
R. Linauro ciao, allora sono Giulia, ho 42 anni e vivo a Prato. Sono un ingegnere ambientale specializzato nel settore dei rifiuti, sono mamma di un bimbo di 3 anni e mezzo, ho sposato un pazzo come me.
D. Come hai iniziato e quando con lo sport .
R. Con lo sport non ho mai iniziato ci credi. Da ragazzina ne provavo uno dopo l'altro ma nessuno sembrava facesse per me. Il podismo invece è stato la mia ancora di salvezza.10 anni fà uscivo da una relazione tossica che mi aveva annientata, una notte insonne come tante altre , in preda al panico ho indossato tuta, scarpe da ginnastica e sono uscita a correre. Quando sono rientrata a casa mi sentivo felice , dal quel momento non ho mai smesso.
D. Quali sono le tue gare preferite e quelle che ti piacciono meno.
R. Preferisco le gare in montagna, quelle dove puoi correre per ore immersi nel verde in compagnia dei propri pensieri e demoni . Non credo che esista niente di più efficace per mettere da parte le cose brutte della vita. Le gare che mi piacciono un po' meno sono le maratone , perché è la distanza che in assoluto soffro di più e quella che considero il limite della corsa veloce a livello amatoriale.
D. A quali società sei stata iscritta.
R. Attualmente sono con la società Misericordia di Grignano che sono i primi che mi hanno accolta ed alla ASD ACDC posso dire cosa è l'acronimo, dai posso, alla cazzo di cane. In passato ho fatto parte della Banda dei Malandrini, nella quale ho avuto modo di imparare tanto.
D. I tuoi tempi nelle varie distanze.
R. Di distanze diverse ne ho portate a termine tante è meglio che mi limito alle più comuni, premetto che sono più portata per la durata che non per la velocità . I tempi nella mezza maratona ho 1'40"32 a Pisa 2015, maratona 3'43'26 Firenze 2015, ma tengo di più alle 3'44'41 alla New York City Marathon del 2016 un percorso durissimo. Ho fatto la Terre di Siena ultramarathon 50 km in 5'16"11 nel 2017, quest' anno ho partecipato e concludoso per la quinta volta la 100 km del Passatore in 12'35"02, in montagna ho portato a termine la mia gara più lunga la Abbatos Way di km 125 con 5500 m d+ in 25'13"42 nel 2017 e la Lavaredo Ultra Trail di 120 km 5800 m d+ nel 2023.
D. Quanto tempo dedichi a allenarti.
R. Da quando sono diventata mamma mi alleno pochissimo, cerco di sfruttare i weekend per fare uscite di 20 km che siano su strada o in montagna. Nei periodi buoni tra settimana mi sparo 3 o 4 km sul Tapis Roulant.
D. Hai un rito scaramantico prima di una gara.
D. Come vedi il podismo oggi rispetto a alcuni anni fa'.
R. Sempre più competitivo anche tra gli amatori ma sarei ipocrita se dicesse che non va bene, l'agonismo è il motore dello sport. Vedo che i giovani si approcciano all'atletica, al running e questo mi piace.
D. Cosa consigli a chi vuole iniziare con il podismo .
R. Di porsi un'obbiettivo alla volta senza mai pensare che esistono traguardi inarrivabili o troppo ambiziosi. Con la costanza e l'allenamento di può andare ovunque anche a Faenza.
D. Hai qualcuno al quale dire grazie.
R. La corsa da modo di incontrare tantissime persone, ognuna delle quali con i propri trascorsi e con qualcosa da insegnare. Vorrei ringraziare tutti gli amici che in questi 10 anni hanno condiviso con me in maniera sincera una parte di percorso che mi ha condotta a essere l'atleta e la persona che sono oggi.
Grazie Giulia sei stato molto gentile nell' accettare la mia intervista ti auguro il meglio e a presto.
Grazie a te Lino a presto e buone corse a tutti.
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