I PODISTI SI RACCONTANO
Eccomi come ogni settimana per raccontarvi in maniera più dettagliata, la vita sia sportiva che personale di uno/una di voi podisti. Oggi vado a incontrare Liza che abita a Lucca e sentiamo cosa ci racconterà .
D. Salve Liza , sono felice di poter parlare un pò con te, mi racconti dove vivi, il lavoro che svolgi e tutto quello che ci puoi dire di te.
R. Ciao Linauro piacere mio di parlare con te. Allora iniziamo, mi chiamo Liza Bellandi il mio nome è come quello della Minelli, per gli amici sono furetto, tra non molto compirò 35 anni , ma sono ancora convinta di averne 25. Sono garfagnina di origine, ma adesso, dopo essere stata un po' fuori Toscana per lavoro, vivo e lavoro a Lucca. Sono poliziotta e sono contenta di poter svolgere il mio mestiere nella mia città .
D. Come hai iniziato con il podismo.
R. I miei esordi con la corsa sono stati traumatici, a 14 anni ho avuto un brutto incidente in motorino, in un primo momento i sanitari hanno temuto il peggio poi le mie condizioni si sono stabilizzate e me la sono cavata con una lunga convalescenza e qualche trauma, tra cui una profonda lesione al quadricipide. Era settembre e iniziavo le scuole superiori, io non volevo perdermi niente e così, anche se facevo ancora fatica a camminare, iniziai la mia nuova avventura scolastica. La professoressa di educazione fisica non capì l' entità dell'incidente dal quale ero appena uscita, pensava fossi semplicemente pigra o ancora peggio furba, così mi fece fare il celeberrimo test di Cooper che ovviamente non riusii a terminare a causa dei forti dolori. Il verdetto arrivò a fine anno scolastico, rimandata a educazione fisica ma soprattutto denigrata dalla prof per le mie scarse abilità atletiche. Dal quel giorno ho chiuso con la corsa fino a che nel 2017 è uscito il concorso per entrare in Polizia che aspettavo da tempo.
D. E che cosa è successo a quel punto se posso chiedere.
R. Tra le prove fisiche per entrare c'era anche la prova di corsa sui 1000 metri e subito mi tornarono alla mente le parole della professoressa delle superiori . Ma io non volevo rinunciare ad un sogno solo per un giudizio sbagliato di una persona che non mi aveva capita. Nel 2017 ho scoperto l' atletica sotto un' altra luce, mi sono recata al Campo di Atletica di Castelnuovo di Garfagnana e ho iniziato ad allenarmi con i bambini, eh sì e mi facevano anche faticare, del G.s. Orecchiella Garfagnana. Ho conosciuto il loro allenatore, Luigi Bertolini e altri atleti della società e mi sono sentita accolta e non giudicata. Dal quel momento mi sono innamorata della corsa, ho vinto il concorso e non ho smesso di correre.
D. Quali sono le tue gare preferite e se ci sono quelle che ti piacciono meno.
R. Amo le lunghe distanze, dalla mezza maratona in su, principalmente su strada ma ultimamente sto amando i percorsi misti. Non mi sento portata per il Trail, la montagna per me è un luogo di calma e correre in montagna sarebbe come non rispettare i tempi, in più ho paura delle discese e dei percorsi dissestati.
D. A quali società hai l' iscrizione .
R. Sono iscritta con il G.s Orecchiella Garfagnana e ne approfitto per salutare tutti i compagni di società .
D. I tuoi tempi nelle varie distanze.
R. Chi mi conosce sa che odio parlare di tempi, non mi reputo un' atleta competitiva, per me la corsa è molto altro rispetto a un mero numero sul cronometro, tuttavia vado fiera del mio 3'30"21 al mio esordio in maratona, e del 2' 28"13 alla bellissima Cortina Dobbiaco. Molto soddisfatta del risultato al Trofeo Podistico Questura di Prato, non tanto per il tempo in s'è ma soprattutto per essere stata premiata dal Sig. Questore di Prato come prima donna FFOO.
D. Hai un gesto scaramantico prima di una gara.
R. Gesti scaramantici no, ma devo sempre e rigorosamente indossare qualcosa di colore fucsia.
D. Un sogno nel cassetto.
R. Sportivamente parlando non ho ambizioni di risultati, mi piacerebbe avvicinarmi al mondo delle ultra con un approccio rilassato diciamo, che non sia troppo impattante sulla vita quotidiana e sulla salute. Per molti magari può sembrare quasi ossimorico quello che ho detto ma penso che con calma, senza bruciare le tappe e senza lasciarsi prendere dalla foga di arrivare tutto sia possibile.
D. Quanto dedichi la settimana per allenarti.
R. Per me l' allenamento è fondamentale per stare bene nel mondo, se mi sono dedicata un'ora per me sono più propositiva e più accogliente verso gli altri e verso il mondo. Sento che mi migliora come persona. Faccio 4 allenamenti di corsa e alcune volte 5 a settimana e nei giorni che non corro cerco comunque di ritagliarmi un po' di tempo per muovermi, yoga, nuoto, trekking, bici, qualsiasi cosa purché a bassa intensità , per non sovraccarcarmi e purché ne abbia voglia.
D. Cosa ti senti di consigliare a chi vuole avvicinarsi al podismo.
R. Di procedere per gradi, presto e bene raramente vanno d'accordo, ma soprattutto di non confrontarsi mai con gli altri. Guardare solo a se stesso secondo me ripaga sempre, i confronti li reputo inutili, sono solo fonte di stress e soprattutto contribuiscono a creare un clima di tensione nel mondo del podismo.
D. Come trovi oggi il podismo, cosa cambieresti.
R. Ho la fortuna di essermi creata un ambiente ovattato intorno specialmente con altre atlete donne ed è un dono preziosissimo questo dato che spesso tra donne non siamo brave a fare squadra, invece ho la fortuna di aver gioito per risultati di altre o che altre runner mi abbiano fatto i complimenti. Spesso con molte ragazze mi capita di scambiare messaggi o parole di incoraggiamento nei momenti un pochino più duri del percorso sportivo di ognuna di noi e credo che questo gruppo di supporto sia la cosa più bella che potessi ricevere dalla corsa. Tuttavia vedo anche molte cose brutte e scorette nella corsa, odio chiacchericci, le critiche gratuite, l' eccesso di competitività in un mondo che è solo amatoriale.
D. Hai qualcuno da ringraziare nel mondo podistico .
R. Ringrazio i podisti garfagnini che ai miei esordi mi hanno fatto capire che la corsa è bella ed esclusiva. Ringrazio tutte le ragazze del mio gruppo di supporto che và oltre i confini della Toscana, non le menziono una ad una ma sò che capiranno.
D. I tuoi impegni podistici a breve.
R. Sono in una fase riflessiva, avrei dovuto esordire nella mia nuova categoria Master questo mese ma per qualche piccolo problema di salute unito ad una tendinite ho dovuto rinunciare. Non era il mio momento mi dico. A volte ignoriamo i piccoli segnali che ci manda il corpo presi dagli obbiettivi lavorativi e sportivi. Per questo ho deciso che i prossimi impegni verranno da s'è, lascerò che siano le sensazioni a guidarmi. Mi piacerebbe sicuramente unire qualche viaggetto a qualche gara e riprendere l' attività di Pacer.
D. Bene Liza sei stata veramente molto precisa e dettagliata nelle tue risposte, ti ringrazio per il tempo che mi hai dedicato per incontrarmi e mi auguro di vederti presto a qualche gara.
R. Grazie a te Linauro che con i tuoi collaboratori state facendo un buon lavoro per tutto il movimento podistico con il vostro gruppo, un saluto a tutti i podisti a presto.
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